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La patata.




Il cibo dei poveri.


La patata è un tubero e fa parte della famiglia delle Solanacee.

Nelle Ande Peruviane veniva coltivata da circa settemila anni fa. Solo a partire dalla seconda metà del XVI secolo venne poi scoperta e introdotta in Europa, dove però veniva considerata un alimento scadente e per questo utilizzata per nutrire gli schiavi.

Solo con i frati carmelitani scalzi si avrà una rivalutazione di questo alimento, i quali lo adotteranno in sostituzione dei cereali per la sua adattabilità agronomica, per la maggiore resa produttiva e per le sue virtù nutritive.


Preparazione del campo.


Per la coltivazione delle patate è importante lo studio e una buona preparazione del terreno.

Questo deve presentarsi leggermente acido (ph 6-7), con una buona concimazione di fondo.

Io prediligo terreni poco sfruttati e seguo sempre il piano di rotazione triennale.

Per questo nel mio appezzamento viene praticata la rotazione delle colture e confesso che, per la patata, io lascio a riposo l'appezzamento che utilizzo per questa coltivazione per almeno tre anni, in quanto si tratta di una coltura che sfrutta molto la terra.

La lavorazione del terreno, profonda 30/40 cm, deve garantire un suolo sciolto e drenante, in quanto teme molto i ristagni idrici.

Da noi non ci sono grossi problemi da questo punto di vista, proprio per il fatto di trovarci in montagna e per la scioltezza dei terreni.

Tra le consociazioni è consigliato abbinarla ai fagioli, ai piselli, ai cavoli e ai girasoli.


La semina.


La semina viene fatta quando la temperatura media sale sopra i 10 gradi.

La temperatura ideale comunque si attesta tra i 12 e i 20 gradi, per questo motivo il periodo varia a seconda della zona climatica.

Generalmente da noi si inizia a seminare la patata verso aprile maggio e non si va oltre il mese di giugno.

Il sesto d'impianto avviene in solchi distanti 70 cm tra loro. Il seme viene posto ogni 30 cm a una profondità di 10 cm circa.

Qualora si utilizzino patate che superano i 50 cm è possibile e conveniente dividere il tubero, a condizione che ogni parte mantenga un peso di 20 grammi circa e presenti due gemme.

Successivamente, si lascia asciugare il pezzo qualche giorno per far rimarginare e si pone a dimora.

Non è importante la posizione della patata ma volendo si possono porre i getti verso l'alto.



Coltivazione della patata.


Una volta seminata, la patata ha bisogno di poca attenzione.

Quello che principalmente bisogna fare è controllare l'irrigazione, da fornire solo al bisogno e le erbe infestanti; inoltre è opportuno supervisionare la pianta per i parassiti e le malattie, che danneggerebbero la produzione.

La fase sicuramente più importante durante la sua coltivazione è la rincalzatura, molto utile sia per garantire maggiore sofficità al terreno che per proteggere i tuberi.

Oltre a questo il rincalzo consente di eliminare erbe infestanti che possono compromettere lo sviluppo corretto della pianta.

Il primo rincalzo viene fatto dopo 15/20 giorni dalla semina, per proteggere le prime foglie dalle gelate.

Il secondo rincalzo invece si effettua dopo un mese, creando un cumulo di terra sopra la pianta per proteggere le patate dai raggi solari. La luce diretta infatti porta alla produzione di una sostanza velenosa, chiamata solanina, che rende le patate verdi e non commestibili.


Irrigazione.


La patata non richiede una grossa irrigazione ma al contrario questa va controllata, in quanto i ristagni idrici possono portare al marciume del tubero.

Da noi tuttavia non abbiamo questo tipo di problema, la natura montana del territorio e la scioltezza dei terreni ci portano ad utilizzare molta acqua per la sua produzione.

Nella maggior parte delle coltivazioni di patate poi vengono utilizzati sistemi di irrigazione a pioggia o a scorrimento. Noi invece utilizziamo l'impianto a goccia che ci consente di evitare lo spreco di acqua e per quanto possibile l'insorgenza di eventuali malattie.

E' dunque importante bagnare le piante al mattino presto, quando l'aria è più fresca, e da noi anche la sera al calar del sole.

Inoltre va ricordato che va bagnata maggiormente quando compaiono i primi boccioli e durante la fioritura.


Raccolta.


Finalmente è arrivato il momento della raccolta!

Per avere patate novelle è possibile effettuare la raccolta anche quando la pianta è ancora verde.

Per le patate normali invece, che devono essere conservate, queste si raccolgono quando la pianta si secca e ingiallisce completamente.

E' importante sapere che il tempo di maturazione varia a seconda della varietà che abbiamo selezionato, dal contesto climatico e dall'annata, che potrebbe essere favorevole o meno.

Un modo semplice e efficace per capire il grado di maturazione è quello di raccogliere dei campioni: se strofinando la patata la buccia non si stacca facilmente allora è il momento giusto per procedere alla raccolta.


Adesso possiamo gustare in compagnia le nostre patate.

Da noi si accompagnano spesso alla carne di porcetto, agnello o pollo arrostite.

Non mancano però i famosi gnocchi di patate, le patate fritte, la patata in lardu (piatto tipico di Fonni con patate, Lardo e Testa di maiale e cipolla) e moltissimi altri squisiti piatti.


Insomma nella nostra tavola non può proprio mancare!

Buon appetito!

 
 
 

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